Washington: 24/9/05
Cindy Sheehan è solo una delle tante. La sorte(pardon,mr.george bush)le ha fatto perdere
il figlio Casey, facendola entrare di diritto nell'inferno di quelle ormai circa 1800 madri che come
lei hanno visto spegnersi il proprio figlio sotto i colpi di una guerra ingiusta. Quello che la fa uscire da un triste quanto squallido anonimato è invece il fatto che Cindy Sheehan dal 6 agosto si
è trasferita a Crawford(Texas), davanti al Prairie Chapel Ranch,di proprietà di president george, appunto. A lei si sono unite decine e decine di persone, fino a ribattezzare il sit-in "Camp Casey".
La signora, 48 anni, made in California, continua a chiedersi: “ qual è la nobile causa per cui mio figlio è morto? ”. Una grande raccolta fondi via internet ha fatto sì che si potesse mandare in onda uno spot in cui Cindy chiede ancora una volta il ritiro delle truppe(…ricorda qualcosa?!). Anche molti nomi noti hanno sostenuto la causa e solo due giorni fa Joan Baez(ex moglie di Dylan tralaltro) ha organizzato un concerto nei pressi del ranch. Cindy è’ quindi partita con un tour, a bordo di un bus, che ha portato in giro per l'America lei e i suoi ormai fedeli seguaci(molti arruolati via internet. Lei stessa ha dichiarato:«Senza Internet gli Usa sarebbero uno stato fascista»). Il tutto si concluderà con una grande manifestazione a Washington, oggi, 24 settembre. Sono attese 100 mila persone. Ovviamente nonostante la storia di mamma Sheehan abbia avuto grande presa sui media, tanti bravi signorini diciamo, filo-americani, hanno risposto a tono e sul sito de Il foglio ho trovato la seguente affermazione(autore dell’articolo: Christian Rocca): …“Adesso è il turno di Cindy Sheehan, la mamma del 21enne Casey ucciso in Iraq. Prima ci era stato detto che Bush non voleva vederla, poi s’è scoperto che l’aveva già incontrata e che lei, parole sue, era uscita da quel colloquio col presidente sollevata e rinfrancata. Poi è passata inosservata la notizia che Bush le ha mandato Stephen Hadley, ovvero il Consigliere per la Sicurezza Nazionale non uno qualsiasi.”…Ah, dimenticavo, nell’articolo in questione, la signora, che posso immaginare quanto sia uscita sollevata e rinfrancata dopo un colloquio faccia a faccia con l’assassino di suo figlio, viene definita una estremista e una pazza che pensa che Bush sia “il più grande terrorista del mondo”. Inoltre il giornalista del caso non ha forse capito che La domanda è solo un mezzo, simbolico, per raggiungere uno scopo,e che,come ha recentemente dichiarato lei stessa "Se George Bush venisse fuori del ranch in questo momento e mi parlasse, questa mobilitazione non finirebbe. Non finirebbe perche' il movimento (contro la guerra) non finirebbe, perche' abbiamo ancora truppe in Iraq".
http://www.meetwithcindy.org/
http://bringthemhomenowtour.org/
il figlio Casey, facendola entrare di diritto nell'inferno di quelle ormai circa 1800 madri che come
lei hanno visto spegnersi il proprio figlio sotto i colpi di una guerra ingiusta. Quello che la fa uscire da un triste quanto squallido anonimato è invece il fatto che Cindy Sheehan dal 6 agosto si
è trasferita a Crawford(Texas), davanti al Prairie Chapel Ranch,di proprietà di president george, appunto. A lei si sono unite decine e decine di persone, fino a ribattezzare il sit-in "Camp Casey".
La signora, 48 anni, made in California, continua a chiedersi: “ qual è la nobile causa per cui mio figlio è morto? ”. Una grande raccolta fondi via internet ha fatto sì che si potesse mandare in onda uno spot in cui Cindy chiede ancora una volta il ritiro delle truppe(…ricorda qualcosa?!). Anche molti nomi noti hanno sostenuto la causa e solo due giorni fa Joan Baez(ex moglie di Dylan tralaltro) ha organizzato un concerto nei pressi del ranch. Cindy è’ quindi partita con un tour, a bordo di un bus, che ha portato in giro per l'America lei e i suoi ormai fedeli seguaci(molti arruolati via internet. Lei stessa ha dichiarato:«Senza Internet gli Usa sarebbero uno stato fascista»). Il tutto si concluderà con una grande manifestazione a Washington, oggi, 24 settembre. Sono attese 100 mila persone. Ovviamente nonostante la storia di mamma Sheehan abbia avuto grande presa sui media, tanti bravi signorini diciamo, filo-americani, hanno risposto a tono e sul sito de Il foglio ho trovato la seguente affermazione(autore dell’articolo: Christian Rocca): …“Adesso è il turno di Cindy Sheehan, la mamma del 21enne Casey ucciso in Iraq. Prima ci era stato detto che Bush non voleva vederla, poi s’è scoperto che l’aveva già incontrata e che lei, parole sue, era uscita da quel colloquio col presidente sollevata e rinfrancata. Poi è passata inosservata la notizia che Bush le ha mandato Stephen Hadley, ovvero il Consigliere per la Sicurezza Nazionale non uno qualsiasi.”…Ah, dimenticavo, nell’articolo in questione, la signora, che posso immaginare quanto sia uscita sollevata e rinfrancata dopo un colloquio faccia a faccia con l’assassino di suo figlio, viene definita una estremista e una pazza che pensa che Bush sia “il più grande terrorista del mondo”. Inoltre il giornalista del caso non ha forse capito che La domanda è solo un mezzo, simbolico, per raggiungere uno scopo,e che,come ha recentemente dichiarato lei stessa "Se George Bush venisse fuori del ranch in questo momento e mi parlasse, questa mobilitazione non finirebbe. Non finirebbe perche' il movimento (contro la guerra) non finirebbe, perche' abbiamo ancora truppe in Iraq".
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