Wednesday, December 14, 2005

IL GIORNO DOPO


Il giorno dopo, Pete Hammill scrive sul New York Magazine: "L'entrata dell'obitorio è sigillata da catena e lucchetto...In una cella frigorifera giacciono gli anni Sessanta...".

Era il 9 dicembre e “ieri” JOHN LENNON SHOT DEAD.
John ormai è morto da 24 ore e su radio, televisione e giornali ci sono le sue canzoni, i suoi discorsi e le sue foto! Il mondo si ferma,piange, ma come spesso succede, lo fa senza pensare.
Il giorno dopo era il giorno in cui tutti erano con John, tutti erano con le sue idee e tutti non facevano altro che esaltare le sue idee e le sue qualità. …Tutti si!... Tutti quelli che fino al giorno prima lo consideravano un problema.
ERGO:
Tutti contenti perché il problema ormai non c’era più.

Il problema era stato ucciso alle 22.50 con quattro colpi di revolver mentre entrava nel Dakota… da li in poi non è più stato un uomo, ma una leggenda… bene! C’è solo un problema; alle leggende non ci crede nessuno e tutti i gesti e le provocazioni di Lennon che smossero i giovani a cavallo tra i ’60 e i ‘70 diventarono oggetti da esporre nella bacheca etichettata “leggende” e come tali destinati alla polvere, almeno fino al prossimo anniversario.
Infatti almeno una volta all’anno Lennon, come le altre leggende, ci viene sfoderato nel nome di qualche nuovo cofanetto cd (suo o dei beatles), così?! almeno possiamo piangerlo meglio.
Bel modo di ricordare?!

“Un ciccione ha ucciso un genio e una moltitudine di ipocriti a suon di belle parole non ha fatto altro che approfittarsi dell’eredità artistica del genio per poi sminuzzarla e renderla innocua”.

John non aveva mai visto la pace… e noi non sappiamo se la vedremo mai?

Brased

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