Saturday, April 22, 2006

Puerto Milo,Mexico.


Puerto Milo sta diventando il focolaio simbolo di una protesta ormai allargata a tutto il paese.
In tuttto il Messico aumentano le iniziative in difesa del patrimonio territoriale,contro l'inquinamento e la depredazione delle risorse naturali.
Gente comune e agricoltori,senza necessariamente avere un educazione ambientale adeguata,si sta accorgendo che la valorizzazzione del territorio e gli eventuali introiti economici,vanno unilateralmente a governo e multinazionali.

Il popolo ha aperto la lotta per una migliore qualità di vita,ostacolando il governo con iniziative di movimenti spontanei che trascinano in piazza migliaia e migliaia di cittadini ogni giorno.

Il Messico...con la capitale più inquinata del mondo,con gente,che pur di non bere l'acqua,blocca la costruzione di una folle diga nei pressi di Acapulco.
Il Messico...dove la costruzione di una centrale idroelettrica, nei pressi del porto di Veracruz,ha generato la moria dei pesci e delle mangrovie vicine,UNICHE DUE FONTI DI REDDITO PER LA POVERA POPOLAZIONE LOCALE,oltre che l'inquinamento delle falde acquifere a causa degli olii reflui e scarichi di acqua bollente.
Nessuna risarcirà le lloro perdite economiche e la loro perdita di salute.L'unica arma è scendere in strada.

Concludiamo tornando al nostro focolaio iniziale.
A Puerto Milo,dal 1994,la popolazione locale,si oppone alla costruzione di un immenso complesso turistico che la società di appalti Punta del Mar ha iniziato due anni fa.
Battaglia persa,insomma.A Puerto Milo verrà presto inaugurato l'ennesimo scempio turistico,dove hotel di lusso e enormi guadagni sovrasteranno i diritti della gente della zona.Qui,i pescatori locali perderanno l'unico spazio di attracco per le loro barche,i messicani perderanno uno spazio gratuito per bagnarsi mentre la barriera corallina si prepara a morire sempre più.Ennesimo esempio dunque di come venga trascurato il vero significato della parola "turismo".
Non si può chiamare turismo un attività dove vengono escluse le popolazioni locali.
Non si può chiamare turismo una realtà dove non vengono considerati il rispetto dell'ambiente e della cultura locale.

EVVIVA IL TURISMO SOSTENIBILE EVVIVA IL MESSICO
NO AL TURISMO DI MASSA

(nella foto,contadini in mutande i segno di protesta con il governo che,con molta facilità,cede i permessi,alimentando lo scempio della cementificazione.)
peace

..nyto

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ti consiglio molto la lettura di questo libro:

Le bugie degli ambientalisti. I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti, di Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari

Saturday, 29 April, 2006  

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