
È tempo di elezioni ed è tempo di propaganda!
In vista delle elezioni la coscienza politica di ognuno di noi sembra magicamente essersi risvegliata, per le strade dibattiti politici tra “persone normali” diventano sempre più frequenti. Camminando per la città o bevendo qualcosa in un bar la domanda che viene proposta e riproposta è sempre: “per chi voti?”. Le risposte? “Berlusconi non lo voterò mai è un mafioso”, “Prodi non sa neanche parlare ed è un comunista”. Sono tutte risposte già sentite 10 anni fa quando al confronto politico c’èrano, guarda un po’, Prodi e Berlusconi. 10 anni fa! Incredibile come cambiano le cose?!.
Una destra fatta di parole populiste e assolutamente poco liberali e una sinistra fatta da ex democristiani uniti per sconfiggere l’imprenditore con un’idea politica particolarmente confusa più di destra che di sinistra. E ancora si sentono parole come comunisti e fascisti che, svuotate di ogni loro significato storico, culturale e politico, vengono usate solo per schernire l’avversario.
In mezzo a questa confusione ci siamo noi… che se andiamo a manifestare siamo anarchico insurrezionalisti e se riteniamo riteniamo la legge Biagi una buona legge siamo dei destroidi conservatori.
E queste sono anche le stesse parole che compaiono di volta in volta sulle bocche delle persone che dibattono di politica per strada con l’amica o magari nei bar con il barista e cosi via…
Poche volte sento un dibattito interessante, perché poche volte sento qualcuno esprimere pareri propri, ma sento solo parole confuse riprese da telegiornali, giornali e radio. Il parlare per sentito dire che serve tanto “quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica”.
IDEE PROPIE, anche male argomentate o magari espresse male, ma perlomeno frutto di un pensiero personale. Non credo che tutte le nostre priorità siano obbligatoriamente quelle espresse dalla classe politica e dai media. (con questo qualcuno potrebbe darmi del comunista, appunto!)
Noi, persone che studiano e lavorano non siamo certo politici, ma questo non ci vieta di avere un’idea nostra non classificabile con nessuno schieramento. Dovrebbe essere normale, per poi scegliere di votare il partito che più si avvicina alle nostre esigenze. Questo è il nostro compito, non sostenere a priori un partito, perché dovremmo?
Le chiacchere politiche si perdono via facilmente, ci si distrae, ma il discorso in qualche modo va chiuso... meglio de con la frase magica: “ Sai cosa dico, La politica è tutta una merda… wabbe, vuoi una birra?”
Brased