Saturday, May 20, 2006

Tabù in edicola


È successo solo qualche settimana fa’ che mentre mi avviavo con un amico verso la fiera senigallia, ci siamo imbattuti nelle tracce lasciate da una persona probabilmente di sesso maschile che chiameremo “cittadino medio”. Per terra abbiamo trovato la gazzetta dello sport, che piegata a metà all’interno nascondeva le altre due riviste che distinguono il nostro cittadino medio… sport-week e Chiamami Italia. Chiamami Italia è un periodico di annunci di prestazioni sessuali. Si, si prostituzione. Quindi il nostro personaggio è tutto calcio e sesso a pagamento. Wooo!!
Una volta sfogliata e passata al setaccio per bene la rivista sono due le cose che più mi hanno stupito. La prima: In Italia la prostituzione è illegale. Non si può praticare la prostituzione in nessun luogo (legge Merlin 1958). Eppure nelle edicole sono disponibili riviste di annunci con tanto di via e numero di telefono di ogni ragazza. Quindi ipoteticamente, in Italia, io non posso prostituirmi, ma posso pubblicare, a pagamento (con soldi guadagni prostituendomi), un annuncio su un giornale legalmente distribuito dove cerco di adescare la mia clientela. Questo è ovviamente un paradosso che potrebbe essere definito “all’italiana” dato dal bigottismo presente soprattutto nella nostra classe dirigente, la più vecchia d’Europa.
La clientela è il secondo punto che mi lascia di stucco. È percepibile il successo ottenuto dai transessuali, ma sinceramente non pensavo fosse così pronunciato. Infatti sfogliando il giornale balza subito agli occhi che il giornale è equamente diviso, infatti 45% dello spazio è occupato da ragazze più o meno giovani, 45% è occupato da Trans e un 10% è occupato da uomini e coppie scambiste. E vi posso assicurare che vedere seni rifatti e mazze in un solo individuo per quasi metà giornale è perlomeno strano.
Noi abbiamo una legge che proibisce la prostituzione dal ’58 e una legislazione che non prevede ancora nessuna tutela alle coppie di fatto se non eterosessuali.
Quel giornale, che al nostro cittadino medio premeva tanto tener nascosto, non fa altro che palesare un esigenza, ossia che questi problemi considerati inutilmente tabù possano essere affrontati e regolamentati. Altrimenti è come se facessimo finta di niente (e così già facciamo) e il nostro povero italiano medio è costretto sempre a nascondere Chiamami Italia nella Gazzetta per non farsi riconoscere.

Brased

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

E di politica non ne parlano
evitano il discorso
loro votano solamente
chi gli fa vincere un concorso
si occupano di moda
e di pubbliche relazioni
tutti giri di parole
sono i nuovi vitelloni
sono i figli di quest'Italia
quest'Italia che promette
che di giorno sembra per bene
e di notte fa le marchette
sono i figli di quest'Italia
quest' Italia cosi' vincente
che nella testa c'ha l'Europa
e nel sedere il Medio Oriente
giovani rampanti intraprendenti
fanno passi da giganti
nei debutti in societa'
sempre pronti ad ogni avvenimento
ho un appartamento in centro
a pranzo vado da mamma'

Friday, 26 May, 2006  

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