Monday, July 24, 2006

FUCKED UPVILLE


Mi sto recando al reparto degli alcolici, è sempre quello più lontano dall’entrata e meno visibile, per poter prendere delle birre, quando passando davanti all’espositore dei libri il mio occhio cade su uno in particolare: Fucked Up. lo sfoglio, è un’edizione Bur di 150p circa.a cura di Gianluigi Ricuperati.
Dentro a primo impatto risaltano le foto, tutte di guerra e molto crude, continuandolo a sfogliare capisco che tutte le foto sono state scattate dai Marines in guerra.
Bene partiamo dall’inizio. Tutto prende il via da Chris Wilson che fonda il sito Nowthatsfuskedup.com (se provate a visitarlo vedrete che è stato chiuso dallo sceriffo della contea di Polk, stato della Florida.) questo sito non è molto diverso dai milioni di siti pornografici presenti in rete, se non perché è possibile trovare solo materiale amatoriale. Il lavoro di Wilson diventa supersorvegliato quando lui decide di realizzare la sua idea: decide di aprire una nuova sezione al suo sito. I soldati americani presenti in Afghanistan e Iraq potranno avere una supporter access senza pagare un centesimo per tutte le aree del sito. In cambio i marines devono scattare foto “interessanti”. Com’è possibile immaginare bastano pochi mesi e l’idea ha un successo incredibile.
Cosa rende il tutto UN PROBLEMA?
sono le immagini che arrivano dai marines e che vengono giudicate,commentate e archiviate.
Gianluigi Ricuperati riferendosi al tipo di immagini scrive: “la prima parola, la più generica, la più precisa è deturpazione. Sono corpi dilaniati da una bomba, sono corpi carbonizzati da un incendio, sono corpi prigionieri tenuti insieme da enormi lacci emostatici. La seconda parola è estetismo. […] la terza parola è vergogna. Sorrisi davanti al corpo inerme e prigioniero, e morto, di un nemico, cadaveri denudati per mostrare le natiche del nemico all’obiettivo. L’ultima parola è Noia: donne soldato che sistemano mitragliatori tra le gambe nude, vere e proprie sequenze di sesso tra graduati[…]”.
Consiglio a tutti di dare un occhio a questo libro anche perché la sua non è una battaglia contro l’america e i marines, ma al contrario è un’evidente denuncia alla capacità della “guerra in sé a produrre certi picchi di abiezione e stupidità”.

Brased

“CI SONO FENOMENI CHE PRODUCONO SERIE DI SOGNI E ALTRI CHE INFALLIBILMENTE SCATENANO UNA SERIE DI SCANDALI”

..peace..


..Ho bisogno di fare un piccolo appunto riguardo a quello che tutt'ora accade in un paese che amo e che conosco bene,l'Indonesia.
Oggi,al risveglio,ho alternato un sorriso amaro allo sconforto,nonostante sia felice e sto partendo per la Serbia.
Due giorni fa,a largo dell'isola di Java,c'è stata l'ennesima scossa d'assestamento.
La risata amara lo avuta nel leggere che non ci sono state onde anomale come quelle di settimana scorsa.
Settimana scorsa sono morte altre 634 persone a causa di "piccole onde" conseguenti al terremoto.
Non posso sopportare che questo si sia ripetuto dopo l'immane tragedia dello Tsunami nel dicembre 2004.
Già allora parve assurdo notare la differenza tecnologica tra paesi come l'Indonesia e il Giappone,per esempio.
In Giappone,come negli Stati Uniti,è 50anni che si studiano rimedi per difendersi da questi cataclismi.Questi paesi sono dotati di tecnologie che allarmano ed evacuano le popolazioni prima che le onde si abbattino sulle coste.
Eppure,lì,nell'Oceano Indico tutto questo non c'è.
Io non dico che a distanza di due anni possa essere pronta una tecnologia che comunque doveva già esserci.Nonostante ciò,alla popolazione indonesiana non è arrivato nessun segnale di evacuazione settimana scorsa.I centri di rilevamento terremoti non hanno fatto ciò che dovevano,per la seconda volta.

634 morti.

Vi lascio con un esmpio di ciò che ho visto in Indonesia.Nella foto,su quella spiaggia non è arrivato nessun Tsunami,solo tanta voglia di giocare e vivere una vita semplice.

..peace

..nyto