Democra-russia

Marzo 2006. Sulim, 29 anni “Stavo andando al lavoro quando dieci uomini armati mi hanno fermato e costretto a entrare in un’auto. Mi hanno bendato, ammanettato e immobilizzato sul fondo dell’auto, sotto i sedili. Sono stato portato in una struttura detentiva dell’Orb-2 dove hanno iniziato a interrogarmi perché confessassi un crimine: potevo scegliere tra un attentato a un autobus, l’uccisione di due poliziotti o l’assassinio di una donna. Hanno fatto passare scariche elettriche applicando elettrodi alle mie dita e alla mia lingua. Mi hanno soffocato con una maschera anti-gas con il respiratore chiuso, mi hanno messo al muro con le gambe larghe e mi hanno preso a calci sui genitali. Poi mi hanno abbassato i pantaloni e minacciato di sodomizzarmi. E che avrebbero fatto lo stesso a mio fratello”.
Una settimana dopo, anche Salambek, fratello di Sulim, viene prelevato dagli uomini dell’Orb-2. “Hanno iniziato a picchiarmi in macchina, senza dirmi niente. Pensavo fosse perché nel 1999, prima dell’occupazione di Grozny, avevo aiutato a scavare, come tutti, trincee attorno alla città. Invece poi mi hanno detto che dovevo confessare attentati e uccisioni. Mi hanno torturato con l’elettricità e con una maschera anti-gas. Mi hanno preso a calci sui reni e poi steso a terra, schiacciandomi con gli scarponi la cassa toracica fino a fermarmi il cuore e il respiro. Hanno preso una mazza e hanno minacciato di sodomizzarmi con quella. Poi hanno detto che avrebbero preso mia moglie e l’avrebbero violentata davanti ai miei occhi. Alla fine ho sentito le urla di mio fratello, dalla cella accanto”.
Questo è un esempio di ciò che i militari russi possono fare in Cecenia, una testimonianza di chi, come spesso avviene, prova sulla propria pelle la contraddizione di un paese che fa parte del G8 (che significato ha ?) , ma allo stesso tempo al 168’ posto su 192 Paesi secondo l’indice dei diritti politici, al 126’ posto su 159 per corruzione e così via. Ci sono più di dieci classifiche stilate che non fanno per nulla pensare che la Russia sia un paese Libero e Democratico.
I dissidenti politici vengo arrestati o multati. I personaggi scomodi allontanati se non addirittura eliminati come Anna Politkovskaja. Si potrebbe fare un post esclusivamente con i nomi di chi ha subito su di se la non democrazia di uno stato, come quello Russo, che sta correndo verso una dimensione sempre meno libera e sempre più dittatoriale. Un paese che tramite leggi su misura cerca di limitare la libertà delle ONG sia internazionali che Russe per non far parlare di se e della totale mancanza di diritti umani. Paese vigliacco. Paese che ancora ricorre alle fosse comuni. Un paese dove i militari utilizzano metodi di tortura in maniera sistematica è un paese che non merita nulla, tanto meno la partecipazione al G8.
L’unico motivo per cui la Russia può fare ciò che vuole è il fatto di essere una “potenza energetica” che mantiene e sostiene l’Europa con il suo gas. È maleducazione sputare nel piatto dove si mangia, forse è meglio chiudere un occhio lasciar correre. Poi dopo tutto si sistema.
Chiudiamo un occhio e non diamo all’involuzione democratica Russa il peso che dovrebbe avere. Però le guerre per esportare un po’ di democrazia (guarda che risultati in Iraq?!) le facciamo. Forse dovremmo aprire gli occhi.
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Brased