L’ultima Avanguardia…
Siamo nella New York di fine anni ’70 e primi ‘80 dove i graffiti di Basquiat e le musiche dei Talking Heads insieme a tanti altri artisti, ne muovevano l’underground. Sullo sfondo di questo momento/movimento particolare caratterizzato da personaggi geniali, oltre a sesso, musica, arte, fotografia, a fare la differenza era l’eroina. Tanto da sopraffare il movimento stesso fino a distruggerlo, a frantumarlo e privarlo di un seguito.
Edo Bertoglio le facce di quei personaggi “dannati”, le aveva fotografate e ritratte tutte, con loro aveva condiviso pranzi, pensieri e vino. Nel ‘90 scappò, scappò da NY per liberarsi dall’ero, ma non del ricordo.
Nel 2001 realizza un film documentario sulla vita di Basquiat che chiama… Downtown. Dove veniva descritta la scena artistica e musicale a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80.
Ora esce con un’altro film: FACE ADDICT, che entra nella dimensione ricordo, con testimonianze, racconti e filmati originali di quegli anni i cui si creò l’avanguardia, forse veramente l’ultima per genialità e intensità.
Bertoglio dice del suo film:
"Face Addict nasce dal sentimento di urgenza che provo quando mi confronto col mio passato. Racconta le esperienze collettive di alcuni fra i protagonisti della comunità artistica della «Downtown scene» che ho visto nascere, che mi ha ospitato e che, ormai, non esiste più. Sono fuggito da New York con – unico bagaglio – un baule pieno di foto: i miei archivi, le mie immagini, i miei scarti, emulsioni ed emozioni di anni che in me hanno lasciato tracce profonde. Solo a distanza di vent’anni sento di aver raggiunto la serenità sufficiente per ripercorrere quel periodo senza rimpianti né turbamenti, con un leggero e insieme intenso distacco; per tornare in quei luoghi, ritrovare coloro che, come me, hanno vissuto, sono sopravvissuti a quegli anni, che li hanno attraversati per diventare qualcosa o qualcuno, per dimenticarli o esserne dimenticati".
Dall’11 novembre nelle sale milanesi, poi a fine novembre approderà a Roma per passare da Bologna e girare l’Italia.
Oltre al film ci sarà di volta in volta una mostra con le foto dello stesso Bertoglio, I dipinti di John Lurie e i quadri si Walter Steading (ultimo assistente di Warhol).
Brased.
Edo Bertoglio le facce di quei personaggi “dannati”, le aveva fotografate e ritratte tutte, con loro aveva condiviso pranzi, pensieri e vino. Nel ‘90 scappò, scappò da NY per liberarsi dall’ero, ma non del ricordo.
Nel 2001 realizza un film documentario sulla vita di Basquiat che chiama… Downtown. Dove veniva descritta la scena artistica e musicale a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80.
Ora esce con un’altro film: FACE ADDICT, che entra nella dimensione ricordo, con testimonianze, racconti e filmati originali di quegli anni i cui si creò l’avanguardia, forse veramente l’ultima per genialità e intensità.
Bertoglio dice del suo film:
"Face Addict nasce dal sentimento di urgenza che provo quando mi confronto col mio passato. Racconta le esperienze collettive di alcuni fra i protagonisti della comunità artistica della «Downtown scene» che ho visto nascere, che mi ha ospitato e che, ormai, non esiste più. Sono fuggito da New York con – unico bagaglio – un baule pieno di foto: i miei archivi, le mie immagini, i miei scarti, emulsioni ed emozioni di anni che in me hanno lasciato tracce profonde. Solo a distanza di vent’anni sento di aver raggiunto la serenità sufficiente per ripercorrere quel periodo senza rimpianti né turbamenti, con un leggero e insieme intenso distacco; per tornare in quei luoghi, ritrovare coloro che, come me, hanno vissuto, sono sopravvissuti a quegli anni, che li hanno attraversati per diventare qualcosa o qualcuno, per dimenticarli o esserne dimenticati".
Dall’11 novembre nelle sale milanesi, poi a fine novembre approderà a Roma per passare da Bologna e girare l’Italia.
Oltre al film ci sarà di volta in volta una mostra con le foto dello stesso Bertoglio, I dipinti di John Lurie e i quadri si Walter Steading (ultimo assistente di Warhol).
Brased.
0 Comments:
Post a Comment
<< Home