VERDAD

Cala la notte sull'Argentina e per decine di migliaia di persone inizia un viaggio senza ritorno…
“Due macchine senza targa si avvicinano velocemente, è notte, improvvisamente inchiodano davanti ad un portone di legno, scendono degli uomini, sono armati, irrompono nella casa.
Da fuori si sente baccano, è meglio allontanarsi, pochi minuti dopo le macchine ripartono a gran velocità con a bordo una persona incappucciata”.
Così agiva la dittatura militare: niente arresti di massa, niente carceri, niente fucilazioni ne assassinii clamorosi. Gli oppositori sarebbero stati sequestrati da gruppi non identificati e trasformati in desaparecidos.
Nessuno sapeva niente e assieme alle persone scomparivano anche i diritti e l’esistenza civile.
Il risultato di una repressione del genere, fu un’intera generazione cancellata, buttata a mare (non metaforicamente ma letteralmente) e torturata da un terrorismo di stato pianificato che in sette anni portò via nel nulla di “una scomparsa forzata” dalle 10 alle 30 mila persone.
A difendere i diritti e a mantenere accesa la memoria sono state le madri di Plaza de Mayo (sono le madri dei desaparecidos) che fin dai primi momenti della dittatura sono scese in piazza per marciare davanti alla Casa Rosada (il palazzo del potere) rivendicando l’identità dei figli e i diritti per i quali gli stessi lottavano. Le marce delle Madri in Plaza de Mayo ebbero inizio nell'aprile 77 subito dopo la scomparsa dei primi giovani. Nell’81 durante la prima manifestazione di 24h le Madri, che erano una settantina, si videro davanti trecento poliziotti in assetto antisommosa.
Come andò a finire.
Le marce furono eseguite ogni giovedì, fino al 27 del gennaio 2006.
"Ormai il nemico non abita più alla Casa Rosada", ha spiegato la presidente del gruppo, Hebe de Bonafini, alludendo al presidente argentino Nestor Kirchner, riformatore e progressista pur provenendo dalla file peroniste, con il quale le Madri sono in ottimi rapporti. "Speriamo di non dover riprendere le marce", ha fatto eco un'altra dimostrante, Mercedes de Merono, "e che il nemico in quella casa non faccia ritorno".
Quest anno le madri di Plaza de Mayo hanno vinto il prestigioso premio italiano Nonino al quale Hebe de Bonafini ha fatto un intervento molto importante e scaricabile sul sito di rainews24.it
Brased
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