Monday, January 30, 2006

.....

..."E' tempo di ricominciare tutto da capo.Passo dopo passo,senza scudi a eccezione di quelli nati dai nostri corpi.
..E' necessario SCOPRIRE,CREARE,IMMAGINARE.E oggi,più che mai,è necessario tornare a sognare....insieme. "

Eduardo Galeano

Friday, January 27, 2006

..questa sì che è una "Marketta"..

..Ragazzi,in attesa di ripristinare il funzionamento dei nostri link,sento l'obbligo di segnalarvi l'immenso contributo che alcune splendide persone regalano all'America che ha sete di verità.

..Questi ragazzi californiani hanno lottato anni per avere una loro televisione indipendente che potesse dare voce a coloro che non l'hanno.
La loro è un organizzazione no-profit che raggiunge il teleschermo di ben 22.4 Milioni di americani.

..Autofinanziandosi girano il mondo in cerca di realtà drammatiche da raccontare.
Danno voce a persone che noi mai consceremo,trattano accuratamente problematiche di culture che difficilmente scopriremmo.
..Isomma,coprono,tutte quelle notizie che nelle nostre sporche televisioni nonn vengono alla luce o sono poco trattate.
Inoltre il sito che a breve vi darò,ci offre la possibilità di contribuire attivamente al progetto e di parlare riguardo a situazioni delicate nel mondo con la gente stessa...credetemi..è eccezzionale!

..Il sito è in inglese.Chi non è in grado di leggere in lingua potrebbe promuoverlo e,soprattutto,gridare al nostro paese,quanto bisogno ne avremmo NOI ITALIANI...
www.linktv.org

..Boycott reality shows...

peace
..nyto

..nyto

השואה - Porajmos


Il primo termine scritto in erbraico significa “distruzione”, “desolazione”. Ed è la parola che noi identifichiamo con Shoah (Sho’ah).
Il secondo è invece la parola zingara che significa "Divoramento".
Questo per cercare di portare alla mente che non solo gli ebrei, ma anche tutte le minoranze sono state vittime della follia perversa e sadica proposta con sistematicità e logicità.

27 gennaio, giorno della memoria.

Nel momento in cui si entrava in un campo di concentramento si perdeva la propria identità che veniva sostituita da un numero. Oltre ad un numero rimaneva anche il “motivo” del proprio ingresso ben contrassegnata sulla camicia.

• Giallo: ebrei -- due triangoli sovrapposti a formare una stella di David, con la parola "Jude" (Giudeo) scritta sopra
• Rosso: dissidenti politici, compresi i comunisti
• Verde: criminali comuni
• Viola: Testimoni di Geova
• Blu: immigranti
• Marrone: zingari
• Nero: lesbiche e soggetti "antisociali"
• Rosa: omosessuali (maschi)- un triangolo con un vertice verso il basso

Le persecuzione che a partire dal 1933, anno di ascesa al potere di Hitler, ebbero corso nei confronti dei dissidenti politici, dei “diversi” sul piano culturale, morale e religioso, dei razzialmente indesiderati – in una parola dei nemici della comunità ariana .

La sistematicità, ovvero la costanza, la continuità, la capillarità del sistema di oppressione era tale da rasentare la parodia di se stesso: in piena guerra, quando oramai le sorti della Germania erano segnate e la sconfitta si poneva all’orizzonte, gli zelanti funzionari della Gestapo si impegnavano ancora a dare la caccia agli ultimi ebrei sopravvissuti alle retate dei mesi e degli anni precedenti. Nel mentre i bombardamenti delle città tedesche si succedevano di giorno in giorno, tra le rovine fumanti, e il fronte oramai traballante e prossimo a cedere preannunciavano la fine prossima ventura, i signori della morte si muovevano con solerzia alla ricerca degli sventurati da deportare. Così fino all’ultimo dei giorni di quel regime.

L’annichilimento presupponeva e al contempo causava la distruzione morale e fisica delle vittime. Nel circuito repressivo nazista chi vi entrava non doveva più uscirne.

la conta delle vittime:
Germania 195.000
Austria 53.000
Cecoslovacchia 255.000
Dannimarca 1.500
Francia 140.000
Belgio 57.000
Olanda 120.000
Lussemburgo 3.000
Norvegia 1.000
Italia 20.000
Jugoslavia 64.000
Grecia 64.000
Bulgaria 5.000
Romania 530.000
Ungheria 200.000
Polonia 3.271.000
U.R.S.S. 1.050.000

per un totale di 6.029.500

Brased

Tuesday, January 24, 2006

..Non si chiude,si ricomincia...

..Ho desiderio di schierarmi apertamente con tutti i *Blogger* del mondo,si stima 200-300 Mila solo in Italia.
Nel mondo,sfortunatamente,vi sono anche paesi dove non è concesso a tutti esprimere un opinione libera.I regimi o i governi di questi Stati puniscono severamente(anche con la violenza e la tortura)chiunque si diriga contro gli interessi economici-politici degli stessi.

Ho desiderio di dire ciò che,secondo me,pensano i *Blogger* nel mondo.

Ed ecco che il mio pensiero si ambienta per l'ennesima volta negli U.S.A.
Su un sito di un noto quotidiano nazionale leggo che in America si inizia a dare battaglia ai Blogs.
Si parla soprattutto di ALLARME-BLOG nelle scuole,dove migliaia e migliaia di ragazzi ogni giorno raccontano la propria giornata,anche scolastica.

Ora ragazzi bisogna ricordare alle istituzioni,ai professori,ai presidi,a chiunque cosa è veramente un Blog.
...Ho scelto la descrizione di D.De Kerckhove,direttore di un Università a Toronto:

"I Weblog costituiscono la creatura più matura del Web.
Essi costituiscono una rete di interazioni intelletuali
dirette e navigabili,risultato dell'apporto gratuito,
aperto e verificabile delle conoscenze e delle opinioni
di molte persone su argomenti di interesse generale"

..Su quanto gli USA sia un paese democratico c'è molto da verificare e discutere.

..L'America è passata all'attacco dei Blogs.
..La scuola,con tutte le problematiche adolescenziali incluse,è la prima miccia.
..Ricordando che Internet è uno strumento di libertà e ricordando la descrizione sopracitata,invito,le istituzioni,i professori e i presidi,a non preoccuparsi di ciò che i loro studenti scrivono.
..La professoressa non deve mostrare incredulità se uno studente,attraverso il blog,le da della "troia"...I presidi non devono contestare i ragazzi che scrivono male della loro scuola,i ragazzi non possono scrivere sui giornali o andare nelle televisioni...presidi,non vi preoccupate della cattiva pubblicità delle vostre scuole,evidentemente fanno veramente schifo..miglioratele!
..E ancora,President Bush,basta andare a controllare se le ragazzine hanno fatto shopping o stanno avendo le loro prime esperienze sessuali...
..Insomma...USA,fatti i cazzi tuoi!!!!!!!!!!

..Concludo includendo i rischi reali che I Blogs possono creare.
E' incontestabile che attraverso internet sia più facile esporre i ragazzi ai pericoli.Molti sono i casi di ragazzini adescati via web per indurli ad attività sessuali illecite.Molteplici possono essere altri rischi.
..In quel caso ci pensi la FAMIGLIA a vigilare..
..E che non si ripeta il caso della Sidwell Friend School,dove ai ragazzi è stato imposto di non avere un Blog!...ve l'ho detto...hanno iniziato...

....EVVIVA I BLOGGER EVVIVA LE ENERGIE SOSTENIBILI!!!!!!!!!!!!!!

peace

..nyto

Saturday, January 21, 2006

Paolini Trash


Dopo una serie di post impegnati è anche ora di pubblicare qualcosa di più leggero, o meglio; una delle cose più trash che esistano in Italia (non preoccupatevi non parlerò di Leccio o cose simili).
L’oggetto, o meglio la persona, in questione è Paolini. Avete presente? Il disturbatore più odiato dagli inviati di tutte le televisioni che fanno collegamenti da Roma. La faccia da culo che si intromette nelle direte con gli inviati inneggiando a preservativo e sesso libero.
Pensate che nell’ultima missione di disturbo ha addirittura provato a mettere in dubbio l’integrità sessuale del papa gridando: “ il papa è frocio” e “ho fatto sesso con il papa”.

Poco tempo fa sono venuto a conoscenza del fatto che Paolini avesse un sito Hard e già la cosa mi suonava strana, poi visitandolo ho scoperto che il protagonista fosse LUI.

NON ADATTO A STOMACI DEBOLI.

www.paolinihard.com

Brased

Thursday, January 19, 2006

...altro caso simile...

Non voglio incitare nessuno alla grande ribellione o stronzate del genere...
voglio solo far riflettere...e allora posto un'altro caso simile- dell'anno scorso- a quello del povero ragazzo diciottenne di ferrara...

http://www.aversagro.info/metrovie.htm

..we have to believe that..

.."Un giorno le guerre verranno stroncate da un dolce suono di chitarra.."
Jim Morrison

..nyto

Tuesday, January 17, 2006

LA STRADA


Scendo le scale della stazione sto per andare sul binario 3 dove tra dieci minuti sta per partire il mio treno, sono con un amico, quando incontriamo P., un amico “d’infanzia” che ora è eroinomane.
P. vive per strada. Ci saluta e si ferma, scambiamo quattro chiacchere . Era fuori, infatti una delle sue prime parole è stata “Sono troppo fatto”, intanto che parlavamo lui aveva una bottiglia d’acqua che si appoggiava di tanto in tanto sulla mano gonfia, la sinistra. Gli chiesi subito che cosa avesse fatto e lui rispose secco: “ Un fuori vena”.
L’amico che era li con me e che con P. parlava più spesso gli chiese subito a bruciapelo “ma quand’è che andiamo in comunità, ti porto io”.
P. farfugliò qualcosa e poi disse: “io la mia tipa così in mezzo alla strada non la lascio te non hai capito che gente c’è qui la notte” intanto continuava a toccarsi e succhiare la mano. A quel punto arrivò la sua tipa, con un pacchetto di patatine semivuoto, ci saluta, ci offre le patatine e dopo poco incomincia a lamentarsi di una ragazza di colore. Ci spiegano che è una prostituta che si fa’ e da qualche giorno dorme dove dormono loro.
A quel punto P. guarda la sua tipa “ Ci facciamo adesso o dopo?” lei alzando le spalle dice “adesso”.
Il nostro treno sta arrivando e dobbiamo andare… li salutiamo.

Non voglio fare nessuna cazzo di considerazione, ma qualcuno prima poi dovrà pur capire che l’ero esiste ancora e che noi, coglioni, facciamo finta di non crederci più. Solo perché abbiamo altro a cui pensare.

“Stick in the boot, go with the flow, shake it down baby, shake it down honey… cook street, spook street, we’re all dead white meat… eat the beat… “

Heroin- Velvet underground

...

"Più che la fine della guerra,
vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.."
F.D.R (1945)

Morto a 18 anni nelle mani della polizia

Vi incollo qui, dopo qualche giorno di inattivita', un articolo apparso su indymedia, dopo che la madre del ragazzo morto il settembre scorso ha pubblicato un blog su kataweb per far sapere la vera versione della storia:


Qui l'articolo di indymedia:

La notte del 24 settembre a Ferrara un ragazzo di 18 anni, Federico Aldrovandi, muore nelle mani della polizia. Lo lasciano per 5 ore sull’asfalto, nascondendo inizialmente la verità alla madre che lo cerca. La versione degli agenti parla di una chiamata dei residenti, allarmati dal comportamento strano del ragazzo che una volta fermato avrebbe dato in escandescenze. Se sia vero non si sa. La polizia nega la responsabilità della morte sostenendo che si sia ferito da solo e sia deceduto per overdose in seguito all'assunzione di droga. Gli esami tossicologici smontano la favola dell'overdose. I dettagli emersi dai referti medici, non ancora ufficializzati a 4 mesi dall’accaduto, parlano di numerosi segni di percosse su tutto il corpo, una ferita lacero contusa alla testa, le strisce viola delle manette ai polsi e lo scroto schiacciato. La madre racconta di aver riavuto i panni di Federico letteralmente imbevuti di sangue. La notizia rimane insabbiata per mesi. Solo in questi giorni il silenzio viene rotto da un blog della famiglia che chiede si faccia luce sulla vicenda.


Ed ecco la lettera della madre, pubblicata su un blog di kataweb:

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2006/01/federico.html

Qui invece un articolo interessante sulle diverse versioni fornite dopo il fattaccio:

http://italy.indymedia.org/news/2006/01/965467.php


m.

Friday, January 06, 2006

RICORDARE...


il 5 gennaio del 1984 Giuseppe Fava cade sotto i colpi delle Mafie.

Non so se si possa realmente comprendere cosa voglia dire fare il giornalista a Catania agli inizi degli anni ’80 senza essere corrotto o piegato dalle logiche del potere mafioso.
Era un periodo in cui la mafia siciliana stava combattendo contro lo stato e il sangue scorreva senza troppi problemi. 1979 il giudice Cesare Terranova viene ucciso, poi tocca, qualche mese dopo, al procuratore Gaetano Costa. Nel 1980, tocca al capitano del Carabinieri Emanuele Basile. Incominciano gli attentati dimostrativi, quelli che la mafia fece per dimostrare a tutti la forza. il consigliere Chinnici fu ucciso il 29 luglio 1983, con tutta la sua scorta. I funzionari di Polizia Giuseppe Montana e Ninni Cassarà, stretti collaboratori di Falcone e Borsellino, furono uccisi nell'estate '85. La lista è molto più lunga, ma il senso mi sembra chiaro. Fare il giornalista nel decennio che partì dagli ’80 non è semplice. Eppure in questo panorama corrotto dove le istituzioni erano inficiate dalla presenza mafiosa,gran parte dei giornalisti al servizio dei potenti isolani e la corruzione radicata in qualsiasi classe sociale. Giuseppe “Pippo” Fava scrive su “I Siciliani”:

"Io ho un concetto etico di giornalismo. Un giornalismo fatto di verità, impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, sollecita la costante attuazione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornale non è capace di questo si fa carico di vite umane. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto evitare, le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze, che non è stato capace di combattere".

Qui si trova l’intero articolo. Quello che lo rese troppo scomodo ai Potenti di Catania, che chiesero un favore alla mafia.
http://www.informationguerrilla.org/giuseppe_fava.htm

qui invece la sua storia.
http://www.reti-invisibili.net/giuseppefava/

Brased

Thursday, January 05, 2006

Operazione verità


Qualche sera fa esco dal Rainbow Club a Milano e chi mi trovo davanti, affisso su un freddo spazio pubblicitario metallico?!...sempre lui, il volto del nostro carissimo Silvio Berlusconi con il "sottotitolo"
operazione verità
. Una frase che ha sapore quasi di affronto, addirittura di beffa. La vergogna cresce.
Proprio oggi, invece, sul web ho trovato questa foto, di qualcuno che, con l'aggiunta di un semplice pallino rosso sul naso di SB,ha forse dato un senso al cartellone(e, quindi, allo slogan), rendendo giustizia a molte persone che hanno dovuto mandar giù l'ennesimo amaro boccone di fronte a quello spettacolo che ormai fa quasi sorridere...

Tuesday, January 03, 2006

Both sides of the gun


A marzo uscirà un nuovo doppio disco di Ben Harper, in anteprima qui(http://odeo.com/audio/239536/view )potete ascoltare un pezzo intitolato "Black Rain", riguardante la tragedia di New Orleans e il comportamento del governo americano in quell'occasione



'you left them swimming for their lives / down in new orleans / can't afford a gallon of gasoline / with your useless degrees and contrary statistics / this government business is straight up sadistic'



m.

Monday, January 02, 2006

Double Take - OS GEMEOS


La downtown di Sau Paulo alla fine degli anni ottanta viene scossa dalla percussione dei gemelli Os-Gemeos. La situazione delle periferie di Sao Paulo non è dicerto rosea, infatti povertà, violenza, malavita e criminalità organizzata sono ovunque, e la voglia di scappare è molta.
E quando non si riesce a scappare allora bisogna sfogarsi, e dal momento che la break dance non li soddisfaceva più i gemelli Gemeos incominciano a disegnare sui muri di Sao Paulo, cercando di abbellire quella città immensa e disordinata con le loro opere, nuove, sensazionali, non classificabili perché nessuno prima di loro aveva fatto qualcosa di simile. Prima di loro i muri della città esprimevano o stile B-boy o Hip-hop, perché i writers appartenevano o all’una o all’altra schiera, con i Twins questo semplice schema si ruppe.

Le facce note dell’underground alle quali si affiancarono quelle dei Twins erano quelle dei Sepoltura, gruppo metal incazzato (non lo conoscete? Scaricatevi Troops of Doom) e dei Ratos de Porao (topi di fogna) , gruppo punk con uno stretto legame con il movimento metal sudamericano. Dopo il 1987, la loro musica cominciò a riflettere questa combinazione, forgiando un ibrido di Hardcore primordiale con una struttura metal (scaricate l’album di cover Feijoada acidente? Vol. 1 & 2).

E i gemelli Geomeos assorbono tutte le influenze provenienti dal sottobosco della situazione metropolitana e organizzano colori, figure, facce e prime impressioni per creare le loro opere.

“We paint because we need to paint, and we chose the city to paint. We paint our world, what's in our heads, things that only he and I know, no one else. There are lots of people who think they know, but they don't. To see one of their paintings as you rush about your business is to enjoy a sudden, unexpected flash of understanding. For an instant the soul of the city is laid bare, and then the traffic moves forwards, and São Paulo returns to its indecipherable and chaotic routine.”

Alla fine dei novanta i loro lavori sono diventati famosi in tutto il mondo e loro pure, ora girano il mondo “imbrattando muri” con i loro disegni!

http://www.graffiti.org/osgemeos/
http://www.lost.art.br/osgemeos.htm

Brased